Un viaggio d'altri tempi
San Marino-Pisa-Roma
1960


Viaggiatori : Claudio e Mario

Al bar, durante una discussione sulle vacanze (a quei tempi sognavamo di passare qualche giorno in una pensioncina di Rimini in 4 o 5 in una sola cameretta..) a me e Mario venne l'idea di arrivare fino a Roma, con i nostri motocicli, per respirare l'aria delle Olimpiadi. Ci dettero dei pazzi e scommisero che non saremmo arrivati. Noi fiduciosi, partimmo dichiarando che in sei giorni saremmo arrivati. Avrebbe fatto fede il timbro di una cartolina. Preparammo i nostri potenti mezzi, io con un mezzo di concezione classica ( Guzzi Cardellino 76 cc.due tempi) e Mario con un mezzo più moderno ( Motom 48cc quattro tempi) - attrezzandoli con portapacchi, tenda da campeggio, coperte, vari. Il peso era eccessivo, ma non ci preoccupammo. Naturalmente niente casco, pezzi di ricambio, attrezzi per eventuali forature, ecc. e nemmeno giacche impermeabili. Solo abiti normali, magliette, pantaloni corti, ciabatte. Sul posteriore delle moto avevamo un grande cartello con indicato l'itinerario.
1° giorno - Seveso (Mi) - Chiavari Km. 220 Partimmo al mattino presto. Passiamo Pavia, Voghera e imbocchiamo la Serravalle. Sul Passo dei Giovi , poco prima di Genova, mi si ruppe il tubo di scarico, all'attacco del cilindro. Per cui persi potenza. Avanti comunque. Fino a Genova è tutta discesa, per cui andiamo veloci. Da Genova a Chiavari le salite le facevo in prima marcia. Al pomeriggio arrivammo in campeggio. Montiamo le tende e ci ristoriamo. Visitiamo la città.

Elenco delle foto



2° giorno - Chiavari - Pisa Km 140 Viaggiamo tutto il giorno, con brevi soste. Viaggiamo prevalentemente in zona boscosa. Attraversiamo un fiume su un ponte artigianale. Spettacolare. Attraversiamo La Spezie e la Versilia. Montiamo la tenda nel campeggio di Pisa, vicino alla famosa torre pendente. Visitiamo la città.
3° giorno - Pisa - Follonica KM. 110 Partiamo, passiamo davanti al Camp Darby, gestito dall'esercito americano. Vediamo un numero enorme di mezzi (camion, ruspe gigantesche, ecc. ) parcheggiati. A Livorno visita al mercatino americano, per acquisti di vestiario dell'esercito americano, altrove introvabili. Passiamo Cecina. Passiamo davanti al famoso viale di Castagneto Carducci.Verso sera arriviamo a Follonica, località Torre Mozza. Un campeggio sul mare, immerso in una pineta favolosa. Ci troviamo talmente bene che decidiamo di fermarci un giorno.
5° giorno - Follonica - Roma Km. 250 E' stata la tappa più dura. La traversata della Maremma ci ha fatto veramente sudare. Ci siamo scottati perfino i piedi. Non c'era niente, neanche un albero a farci ombra. La strada tutta diritta . Solo ogni tanto una casa della bonifica. Qui ci fermavamo per rinfrescarci e comperare meloni ed angurie. Costavano poco e ci sfamavano e dissetavano. Nelle soste la gente si informava e si stupiva nel sapere da dove arrivavamo e dove volevamo andare.La via Aurelia, come la vediamo ora, era in costruzione. Brillavano mine e ruspe gigantesche spostavano la terra. Solo qualche sosta per visitare alcuni monumenti etruschi. Passiamo Grosseto, poi Orbetello. Quindi Tarquinia e Civitavecchia. Una visitina alle necropoli di Cerveteri e via, Pregustiamo l'arrivo.Verso sera siamo a Roma. Entusiasmo alle stelle. Abbiamo vinto la scommessa. Ci accampiamo al camping sulla via Aurelia, appena fuori S. Pietro. E subito via per Roma a visitare i vari monumenti. Alle due di notte siamo vicini a S. Pietro e non riusciamo a trovare la strada del camping. Finalmente alle 4 ci arriviamo.
6 ° e 7° giorno - Visita di Roma Con calma proviamo a conoscere la città. Visitiamo S.Pietro, Castel Santangelo, Piazza Navona, Il Colosseo, Piazza di Spagna, e Fontana di Trevi. Per trovare quest'ultima ci abbiamo impiegato più di un'ora. Noi continuavamo a girarci attorno. Cercavamo una grande piazza, così come la avevamo vista nei film... Che delusione invece. La piazza, se così si può definire, è piccolissima. C'erano moltissimi volontari delle Olimpiadi, che sulle Lambrette giravano continuamente fornendo indicazioni ed aiuto. Abbiamo visitato l'Eur e lo stadio Olimpico. Viaggiamo tutto il giorno. Passiamo per Terni, poi Todi. Arriviamo alle 22, 00. Chiediamo ad un metronotte dove trovare un camping. Risposta " Attenti, qui ci sono dei ladri"., poi ci indirizza al camping.
9° giorno - Perugia - Passo di Bocca Trabaria Km. 130 .Il mattino visitiamo la città e partiamo. Costeggiamo il lago Trasimeno, Passiamo per Cortona e facciamo sosta ad Arezzo a trovare un amico che vi sta svolgendo il servizio militare, Alle prime ore del pomeriggio partiamo per arrivare, nelle nostre intenzioni a Rimini. Ma conosciamo poco la geografia e non disponiamo di cartine. Dopo Sansepolcro imbocchiamo la salita al passo di Bocca Trabaria. Dopo ore arriviamo finalmente al passo (m. 1084). Siamo partiti a dorso nudo ed arriviamo al passo con addosso le coperte. Cominciamo a scendere. Inizia a scurirsi. " Mario, accendi le luci." " Accendile tu, le mie son bruciate". Siamo senza luci, non si vede più niente , dobbiamo fermarci. Piantiamo la tenda in un prato abbastanza pianeggiante, Mangiamo qualcosa e tentiamo di dormire. Ci svegliamo all'alba, tutti anchilosati., perché essendo il terreno in discesa, eravamo scivolati perso il fondo e non riuscivamo a stendere le gambe. Appena usciti dalla tenda, sorpresa. Avevamo piantato la tenda sul bordo di un piccolo burrone! Fortuna che non avevamo parcheggiato dietro, altrimenti avremmo buttato le moto nel burrone.
10° giorno - Passo di Bocca Trabaria- Rimini. KM. 90 Partiamo. Ci troviamo nell'entroterra. Passiamo per Urbino e scendiamo verso il mare.Vediamo in lontananza S. Marino. Decidiamo di passarci . Visitiamo i punti principali e scendiamo a Rimini. Entriamo nel camping di S. Giuliano.
11° 12 ° 13 ° giorno Rimini. Ci riposiamo. Solo e mare. Ci stupiamo vedere i e le tedesche far colazione con litri di birra,
14° Giorno - Rimini - Reggio Emilia KM 200 Trasferimento di ritorno. Campeggiamo. Al bar del camping beviamo whiskey, mai assaggiato prima. Ci sentiamo grandi.
15° giorno- Reggio Emilia - Casa KM 180 Arriviamo a casa. Abbiamo trascorso 15 giorni mangiando pane e salame e bevendo l'acqua delle fontane. Il Motom , pur essendo un quattro tempi e più piccolo di cilindrata si è rivelato più veloce, resistente e parco nei consumi. Dopo questo viaggio (circa 1500 km.) il Guzzino è da buttare, però siamo felici. E' stata una esperienza indimenticabile. Claudio

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